Un'immagine da "Le Pays" di Lucien Monot

Chady e David lavorano sulle navi da trasporto del Lago di Ginevra. Sulle acque del lago, i due uomini, perseguitati dai ricordi dei loro paesi di origine, condividono segreti e la stessa sensazione di sradicamento. Una strana intimità si sviluppa tra di loro. E grazie a questa intimità i due intraprendono una passeggiata irregolare, attraverso uno spazio-tempo che può esistere solo nei loro sogni, ma che a volte assomiglia alla Svizzera.

Il regista. “In Le Pays, volevo parlare della nostalgia dei diversi personaggi che convivono in diversi spazi temporali ma sono tutti collegati da questa stessa malinconia e questa sensazione di sradicamento. I protagonisti del film condividono un rapporto speciale con i paesaggi svizzeri, paesaggi che a volte ricordano quelli dei loro antenati, e prendono la forma di un racconto, tra reale e finzione. Il Lago di Ginevra, un territorio tra Francia e Svizzera, diventa un luogo in cui viene messa in discussione la nozione di ‘confine’”.

Lucien Monot (1994, Losanna, Svizzera). Si è laureato nel 2017 all’Università di Arte e Design di Ginevra. I suoi corti sono stati proiettati, e hanno vinto premi, al Locarno Film Festival, al New York Film Festival e a Visions du Réel.

LE PAYS (Svizzera, Francia, 2019, 43’). Regia, Lucien Monot; con Leon David Salazar, Chady Abu-Nijmeh; scritto da Lucien Monot; fotografia, Lucien Monot, Laura Morales, Fiona Braillon; montaggio, Raphaël Lefévre, Lucien Monot; suono, Céline Carridroit, Antoine Chapel; produttore, Consuelo Frauenfelder, Jerôme Blesson, Stefan Lauper, Tarik Garidi; 
produzione, Garidi Films, La Belle Affaire Productions con la partecipazione di Cinèforom;
con il sostegno di La Lotterie Romande e Du Pour-Cent Culturelle Migros; distribuzione, Garidi Films