L'immagine della locandina di "Refugees, il respiro dei migranti - Salina Opera Paese

L’anteprima nazionale dello spettacolo teatrale itinerante Refugees il respiro dei migranti – Salina Opera Paese sabato 14 settembre, a Santa Marina, chiuderà l’edizione 2019 del SalinadocFest. Ideato, scritto e diretto da Ugo Bentivegna con la collaborazione di Lorenza Fruci e le musiche originali di Mario Incudine, lo spettacolo vedrà il coinvolgimento degli abitanti di Salina che, assieme agli attori, daranno vita a un cunto collettivo. Un progetto che in un certo senso prosegue e amplia quanto è stato fatto nell’edizione del 2018 quando, sotto la direzione di Mario Incudine, i cuntisti hanno per un pomeriggio percorso le strade dell’isola.

In Refugees– prodotto da Fattore K – gli abitanti diventeranno interpreti e, in quel momento, lanceranno un forte messaggio di accoglienza “scritto” sul mare: l’Oceano attraversato dai nostri emigrati nel secolo scorso, il Mediterraneo delle speranze e delle tragedie di quanti lo percorrono oggi per fuggire dalla guerra, dalla fame o anche per cercare un futuro migliore.

Presente e passato che si incrociano e si alternano in un rimando di sentimenti che non conoscono tempo e luogo perché sono sentimenti universali. Ed ecco, negli anni Trenta, sul transatlantico “Giulio Cesare” diretto in Argentina, un siciliano in cerca di fortuna e una vedova toscana che si scopriranno accomunati dalla speranza e dalle stesse paure dell’ignoto.

Interpretato da Marianella Bargilli, Mario Incudine, Ugo Bentivegna ed Enrica Arcuri, Refugees farà incontrare gli spettatori e i protagonisti sul pontile che conduce a una nave: il molo di Santa Marina si riempirà così di persone di ogni età, proprio come le famiglie degli emigranti, mentre attraverso pannelli luminosi sistemati lungo il percorso si ricorderanno gli emigrati illustri del Novecento: da Einstein a Freud da Marlene Dietrich a Rudolf Nureyev. “ Oggi – dice Bentivegna – c’è tanto bisogno di umanità, l’accoglienza l’altruismo sono l’unico rimedio per arginare una politica dell’odio che sta appiattendo la vera natura dell’uomo”.