SalinaDocFest-2010-Giovanna-Taviani-Registi

Il viaggio attraverso l’identità proposto quest’anno dal SalinaDocFest – festival del documentario narrativo diretto da Giovanna Taviani – si conclude con l’assegnazione del Premio Tasca d’Almerita e del Premio [CINEMA.DOC] a Corde di Marcello Sannino, la storia di un giovane pugile di Napoli che insegue il suo sogno di normalità tra violenza e degrado.

La giuria, composta da Valerio Mastandrea, Benni Atria e Silvana Silvestri, ha voluto segnalare, con una Menzione speciale, anche Folder di Cosimo Terlizzi: un archivio personale di video, foto e chat che diventa film, raccontando, attraverso l’esperienza del suo giovane autore, la mobilità estrema di una generazione esplosa. A Non c’è più una majorette a Villalba di Giuliano Ricci va invece il Premio Brasile, assegnato da Leon Cakoff, direttore artistico del Sao Paulo International Film Festival. Mentre Soltanto il mare di Dagmawi Yimer, Fabrizio Barraco e Giulio Cederna, vince il Premio del pubblico di Salina, che ha seguito con un entusiasmo rinnovato e crescente questa IV edizione, affollando le sale e le piazze dell’isola. Una fedeltà e un’attenzione che testimoniano la grande vitalità del cinema di realtà.

“Il documentario indipendente – dichiara Valerio Mastandrea – è una grande risorsa, perché permette agli autori di raccontare e di fare ciò che vogliono, senza dover rispondere a nessuno delle loro scelte”.

“E’ un luogo di libertà – incalza Giovanna – che dà voce a tanti giovani pieni di talento. Il livello dei film presentati e selezionati lo dimostra. Dobbiamo difendere questa libertà e questo linguaggio per conquistare una visibilità sempre più grande”.

Premio Tasca d’Almerita

Corde di Marcello Sannino.

Per la cura e la tenerezza, sentimenti oggi rivoluzionari, con cui affronta il desiderio di riscatto di una generazione e di un Paese intero, utilizzando una molteplicità di registri narrativi che danno forza a uno sguardo autentico e cinematografico.

Menzione speciale

Folder di Cosimo Terlizzi

Perché rende raffinato linguaggio d’arte l’uso delle nuove forme della comunicazione che fanno parte in modo caotico e compulsivo della vita quotidiana e diventano qui l’affermazione di una nuova estetica.

Premio [CINEMA.DOC]

Corde di Marcello Sannino

Per la forza narrativa abrasiva e la sottile capacità registica di affrescare un mondo ispido di relazioni umane e sociali che mantengono le corde emotive in tensione permanente. Parafrasando Ciro, il protagonista, 70% per la qualità di questo film e 30% per chi crede nel senso di questo progetto distributivo.

Premio Brasile

Non c’è più una majorette a Villalba di Giuliano Ricci

Premio del Pubblico

Soltanto il mare di Dagmawi Yimer, Fabrizio Barraco e Giulio Cederna