Vista la nuova legge sul cinema, è opportuno che il governo che ha deciso di investire anche sul cinema del reale preveda una quota obbligatoria di programmazione nel contratto di servizio con la Rai, per garantire al cittadino spettatore una finestra sul cinema del reale.

 

Per questo, dal SalinaDocFest lanciamo un appello forte al Paese affinché anche la Rai si adegui ai canali della Comunità europea.

 

È una lotta per il futuro – ha affermato Giovanna Taviani – quello della nostra terra e anche quello del nostro cinema, con uno sguardo particolare al futuro del documentario e ai suoi diritti, in un festival da sempre dedicato agli invisibili, in un’isola invisibile, legata al continente e al resto del mondo dalla televisione.”

 

Questo è il contenuto della  tavola rotonda sui diritti del documentario d’autore nella diffusione cinematografica e nella programmazione televisiva, radiofonica e web,  che si è svolta nella giornata finale del SalinaDocFest e a cui hanno partecipato Enrico Magrelli (Commissione MIBACT di selezione progetto MigrArti), Stefano Missio (regista), Roberto Pisoni (Direttore Sky Arte), Luca Scivoletto (Consiglio Direttivo 100 Autori e documentarista). Modera Andrea Purgatori (giornalista, sceneggiatore e consigliere di gestione SIAE)

 

Crediamo infatti che sia arrivato il momento di chiedere ai vertici delle televisioni, tra cui la Rai, servizio pubblico per antonomasia, di avviare una programmazione regolare dei film documentari, così come avviene per la cronaca, i varietà e le fiction televisive.