La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi, 2019 (da Filmitalia.it)

Seconda giornata del SDF con due opere resistenti distanti tra loro nel tempo e ambientate in luoghi distanti. Più ancora socialmente che fisicamente.

Être et Avoir di Nicolas Philibert è un documentario del 2002 realizzato a Puy de Dôme, un paesino francese di poche centinaia di abitanti dove un maestro vicino alla pensione è alle prese con i suoi tredici alunni di una “classe unica”, formata cioè da scolari di età differenti.

Essere e avere, di Nicolas Philibert

La Paranza dei bambini di Claudio Giovannesi, tratto dal libro di Roberto Saviano, premiato per la miglior sceneggiatura all’ultimo Festival di Berlino, è la storia della scuola che non c’è, non c’è mai stata, nella vita di un gruppo di adolescenti criminali.

Il primo è un documentario che può sembrare una fiction, tanto Philibert è stato capace di “mimetizzare”’ la telecamera, il secondo è una fiction interpretata da personaggi reali: “Un primo punto di approdo del mio cinema – come ha spiegato Giovannesi in un’intervista con Giovanna Taviani per questo sito – al confine tra finzione e documentario”.

Vedere le due opere lo stesso giorno (Être et Avoir alle 17 alla sala dei congressi di Malfa, La paranza dei bambini alle 21,30 a Santa Marina di Salina), sarà l’occasione per compiere un’esperienza unica nella zona di confine tra realtà e finzione, cioè andare al cuore delle ragioni del SDF e dell’aver voluto affermare, tredici anni fa, il documentario narrativo come genere meritevole di ben maggiori attenzioni di quelle che gli erano state riservate. Una scommessa che – come martedì sera hanno potuto constatare quanti hanno visto Selfie di Agostino Ferrente – pare per molti aspetti vinta.

“Siamo partiti – si legge nel catalogo di questa edizione – da film che erano testimonianze di avvenimenti o di persone, un cinema che cercava di adeguarsi alle esigenze di una sorta di “neo verismo” ossia della convinzione che vi potesse essere adesione completa tra la realtà e la sua rappresentazione. Ci troviamo oggi di fronte ad una realtà che è diventata via via più consapevole della propria forza e del proprio valore culturale e politico”.

A entrambe le proiezioni saranno presenti i registi. Philibert parlerà del suo lavoro con Fabio Ferzetti. Giovannesi con Enrico Magrelli. Nella stessa occasione riceverà il premio SIAE. Con questa motivazione: “Una pellicola che racconta con maestria cinematografica la nuda esistenza dell’uomo, le recondite aspirazioni e l’intensità dei sentimenti. L’opera di Giovannesi ci ha dato gli occhi per guardare verso un inedito punto di vista: quello del coraggio delle scelte. Nel costante conflitto tra il bene e il male, La paranza dei bambini afferma la sua forza con l’incoscienza di una banda di sognatori, trasportandoci così, potentemente, dentro vicende di umane passioni, ossessioni e inquietudini”.

Si conclude oggi, con la proiezione degli ultimi tre dei sette documentari (The lone girl di Marco Amenta, Il varco di Federico Ferrone e Michele Manzolini e Le Pays di Lucien Monot: per gli orari vedi la sezione nella homepage), il concorso internazionale per l’assegnazione del Tasca d’oro, il premio al miglior documentario. La giuria è composta da Claudio Giovannesi, Nicolas Philibert e Francesco Zizola.