Un'immagine de "Il varco" di Federico Ferrone e Michele Manzolini

1941: la vittoria sembra vicina. Il convoglio procede tra i canti e le speranze. La mente del soldato torna alle favole raccontategli dalla madre russa. Il treno attraversa l’Europa, avventurandosi nello sterminato territorio ucraino. All’arrivo dell’inverno l’entusiasmo cade sotto i colpi dei primi morti, del gelo e della neve. I desideri cambiano: non più la vittoria, ma un letto caldo, del cibo, tornare a casa. l’immensa steppa spazzata dalla tormenta sembra popolata da fantasmi.

I registi. “Il varco è una storia di finzione costruita con filmati di repertorio. È il racconto di un soldato durante la campagna di Russia della Seconda Guerra Mondiale. Nel creare la storia di un uomo alla deriva, abbiamo attinto a immaginari anche apparentemente lontani tra loro: il romanzo d’avventura, le fiabe popolari russe, la coscienza sporca del colonialismo fascista, i diari dei soldati italiani sul fronte orientale. E infine frammenti di una guerra futura che si combatte oggi negli stessi luoghi, in Ucraina.”

Federico Ferrone (1981) e Michele Manzolini (1980) lavorano insieme dal 2007. Dopo alcune esperienze documentarie e televisive, il loro lavoro si è concentrato sull’uso creativo dei repertori audiovisivi.

IL VARCO (Italia, 2019, 70’). Regia,  Federico Ferrone e Michele Manzolini; voce, Emidio Clementi; sceneggiatura, Federico Ferrone, Michele Manzolini, Wu Ming 2; montaggio, Maria Fantastica Valmori; fotografia, Andrea Vaccari; musica. Simonluca Laitempergher; produttore, Claudio Giapponesi: produzione, Kiné, Cinecittà Luce con Home Movies, Rai Cinema, Emilia- Romagna film commission.