L'attrice iraniana Golshifteh Farhani alla Fossa delle felci in occasione del SDF 2016 (foto di Pietro Bertora)

Abbiamo lavorato molto in questi mesi. Ora possiamo comunicarvi il tema e le date della prossima edizione del nostro SalinaDocFest, il festival del documentario narrativo. Ci vedremo dall’11 al 14 settembre, per parlare di (R)ESISTENZE. Cioè, in un certo senso, di capperi. Che come tutti sanno sono il simbolo e l’oro verde di Salina.

Prima di pensare che stiamo scherzando, leggete cosa ha detto Giovanna Taviani alle agenzie di stampa nell’annunciare il tema di quest’anno: «I capperi, che da sempre caratterizzano la storia e l’identità di Salina, hanno due tipi di radici: quelle primarie riescono a raggiungere gli strati più profondi del suolo, quelle avventizie sono una rete di capillari fittissima in gradi di trattenere l’acqua. Sono piante “resistenti”. Da questa metafora nasce il tema della XIII edizione del festival che a Salina e dal territorio di Salina ha sempre tratto il suo humus vitale per ripensare a modelli alternativi di esistenza, convivenza, accoglienza, contro l’individualismo imperante della grande metropoli, fatto di solitudini e di silenzio dispersi nel chiasso dei social. Qui l’insularità è vissuta come un privilegio e non come una privazione».

Resistenti sono i documentari che parlano del destino del nostro paese e del Mediterraneo e combattono per trovare una visibilità e finalmente andare nelle sale, oggi sempre più attratte dal cinema commerciale di intrattenimento.

Resistente è Salina nelle Isole Eolie, dove a Malfa è ospitata una comunità marocchina proveniente da Khouribga, donne, uomini e bambini che si sono perfettamente integrati nella vita sociale e economica dell’isola. Un modello di accoglienza come antidoto alla nuova ondata social-xenofoba che sta attraversando l’Europa.

Esempio di resistenza sono anche le realtà imprenditoriali del territorio, dall’agricoltura all’enogastronomia. Per la viticoltura, la storica azienda vinicola Tasca d’Almerita (recentemente insignita del prestigioso Brit International Award of Excellence), che dà il nome al Tasca d’Oro, il primo premio del SalinaDocFest. Lo sono le aziende e i Comuni di Santa Marina Salina e Malfa che hanno contribuito a far crescere il SalinaDocFest sostenendoci fin dai primi passi, tredici anni fa.

Continueremo a lavorare. Faremo qualcosa di importante (vi terremo aggiornati) anche prima di settembre. E a giorni pubblicheremo il bando con tutte le indicazioni per partecipare al Concorso che selezionerà i migliori documentari narrativi – ora sono tanti, ma quando abbiamo cominciato non era affatto scontato – prodotti nell’ultimo anno.