Il SalinaDocFest 2025 cambia pelle, anticipando le sue date e approdando nel mese più bello dell’estate: dal 15 al 20 luglio l’Isola di Salina, nelle Eolie, tornerà a essere palcoscenico di cinema, dialoghi, incontri e visioni.
Un vero e proprio salto temporale e strategico per la 19esima edizione del festival, che lascia il mese di settembre per aprirsi a un pubblico più ampio, giovane e internazionale, con l’obiettivo di favorire una maggiore partecipazione e di incentivare l’approdo turistico sull’isola in un periodo della stagione estiva che ancora non vive di grandi afflussi. Una scelta pensata per allargare gli orizzonti del documentario narrativo, sdoganarlo definitivamente come forma d’arte accessibile e coinvolgente, e far risplendere Salina e la Sicilia come meta culturale, oltre che paesaggistica.
Il tema scelto per questa edizione è Nuove Parole / Nuove Immagini, un invito esplicito a riscoprire l’autenticità e la profondità del linguaggio nell’era digitale e del rumore.
“Nel mondo dell’intelligenza artificiale il potere del linguaggio si è ormai identificato con il linguaggio del potere – spiega la direttrice artistica Giovanna Taviani – privando le parole del loro significato originario. Il nostro compito oggi è restituire alle parole una propria responsabilità morale (che oppone l’argomentazione alla propaganda, l’ascolto agli slogan) utilizzando il linguaggio audiovisivo come strumento di resistenza culturale”. Il festival intende così aprire uno spazio dove registi, scrittori e pensatori possano confrontarsi e ricostruire un immaginario condiviso, o di un contro-immaginario, capace di ridare senso e fiducia alla narrazione della realtà. Al centro del festival, come sempre, il Concorso Internazionale del documentario narrativo, l’anima che da sempre caratterizza il SalinaDocFest. Sei film, scelti dal comitato di selezione del festival in corsa per il Premio Palumbo Editore al Miglior Documentario, il Premio Media Fenix al Miglior Montaggio e il Premio Signum del Pubblico.
“Il SalinaDocFest – dichiara Giulia Giuffrè, Presidente dell’associazione organizzatrice del festival – si è affermato come punto di riferimento per il documentario narrativo e per tutti coloro che credono nel cinema come strumento di conoscenza e trasformazione. Questa edizione segna un nuovo slancio verso l’internazionalizzazione, mantenendo salda l’identità del festival come spazio di incontro tra linguaggi, generazioni e culture. Un risultato possibile grazie al sostegno prezioso dei nostri partner, che condividono con noi la volontà di raccontare e valorizzare la Sicilia e l’isola di Salina come finestra aperta verso il mondo.”
Tra i primi nomi annunciati dal festival, spicca quello di Oliver Stone. Il grande regista americano sarà protagonista di un dialogo con Silvia Bizio, ripercorrendo il suo straordinario percorso umano e artistico, segnato da un’irrequieta ricerca di verità e da un’intensa esperienza personale, narrata nella sua autobiografia Cercando la luce. L’incontro attraverserà i suoi film più iconici – da Platoon a Wall Street, da Nato il 4 luglio a JFK, fino a The Doors e al recente Lula, presentato a Cannes – senza dimenticare opere come Natural Born Killers e Snowden, che hanno contribuito a definire il suo stile provocatorio e visionario.
In programma anche la proiezione speciale di Salvador, film del 1986 che segnò una svolta nel suo impegno politico e sociale. Durante l’incontro, Stone renderà omaggio a Val Kilmer, straordinario interprete di Jim Morrison in The Doors, in un momento che si preannuncia tra i più emozionanti di questa edizione. Con la sua presenza, il SalinaDocFest rinnova il proprio impegno verso l’internazionalizzazione, nell’intento di riportare le Eolie al centro del dibattito cinematografico: l’arcipelago fu infatti set di film memorabili, e tuttora rappresenta uno snodo creativo dove il paesaggio si fonde con lo schermo, e il mare con l’immaginazione.
Il legame con il territorio è da sempre il cuore pulsante del festival. Salina, già sede della leggendaria Panaria Film, si conferma Isola del Cinema: un luogo dove si può vivere l’estate senza rinunciare al pensiero, alla cultura e alla bellezza dell’incontro. Le proiezioni e gli eventi saranno gratuiti e all’aperto, ospitati in luoghi suggestivi tra piazze, porticcioli, terrazze affacciate sul mare e giardini incastonati nel verde mediterraneo, là dove un tempo si giravano Il Postino e Caro Diario. Il festival non si limita a raccontare storie, ma mostra anche come si fanno: torna l’attenzione ai Mestieri del Cinema con una sezione dedicata alla colonna sonora.
Fondamentale, anche quest’anno, l’anteprima a Messina il 7 e 8 giugno. Un momento di connessione simbolica e reale tra l’isola maggiore e le Eolie, che apre idealmente il viaggio del SalinaDocFest verso l’estate.
La nuova edizione del SalinaDocFest, il cui programma in dettaglio verrà presentato ufficialmente a giugno a Roma, si configura come un ponte tra la memoria e il futuro del cinema documentario. Un festival in continua evoluzione, che rilancia la propria missione culturale accendendo nuove prospettive e riportando al centro dell’attenzione il valore del linguaggio, l’urgenza dell’ascolto e la vitalità delle immagini.