Un festival sempre più aperto al mondo, che quest’anno ospiterà a Salina star internazionali del calibro di Jeremy Irons, Sinéad Cusack, il già annunciato Oliver Stone, accanto a grandi protagonisti della scena cinematografica e culturale come Lunetta Savino, Ascanio Celestini, Daniele Ciprì, Agostino Ferrente, le scrittrici Lidia Ravera e Silvia Bizio, i compositori Giuliano Taviani e Carmelo Travia e i concerti di Pietra Montecorvino e I Patagarri.
Il tema scelto per questa edizione è Nuove Parole / Nuove Immagini, un invito esplicito a riscoprire l’autenticità e la profondità del linguaggio nell’era digitale e del rumore. “Ogni anno – sottolinea Giovanna Taviani – il nostro vocabolario perde più di 3mila parole: se non c’è nessuno che ascolta, la parola cade nel vuoto, diventa unidirezionale, perde di significato. Una vera e propria emorragia vocale, che ci sta togliendo la parola e privando di una memoria collettiva. La perdita del linguaggio implica sempre come conseguenza la perdita del mondo e il tema delle parole riguarda anche le immagini che, saturate, decontestualizzate, private di un referente hanno smesso di dirci qualcosa sul mondo in cui viviamo, non creano più empatia.
Tutti parliamo il linguaggio delle immagini, ci navighiamo dentro, le produciamo. Eppure pochi di noi ne conoscono la grammatica. Un vero e proprio paradosso”.
Tra le novità del festival, la sezione I Mestieri del Cinema, con un focus particolare sulle professioni che stanno dietro alla costruzione di un documentario (dal montaggio alla colonna sonora), e il Manifesto “Il Cinema come Mestiere dell’Immaginario –Per il Diritto di Cittadinanza allo studio del linguaggio audiovisivo nelle scuole”, firmato da Giovanna Taviani e SalinaDocFest, che sarà presentato ufficialmente in un incontro pubblico sabato 19 luglio. Il manifesto prende spunto dal libro Il cinema, l’immortale (Giulio Einaudi Editore, 2022) del regista Daniele Vicari, primo firmatario dell’iniziativa, di cui parleremo nel dettaglio prossimamente.
Tra i momenti più ricchi del SalinaDocFest 2025, gli incontri con gli autori rappresentano un’occasione preziosa di dialogo diretto tra pubblico e protagonisti del cinema, della scrittura e dell’immaginario contemporaneo. Tra questi, l’incontro con l’attore Premio Oscar Jeremy Irons per l’evento speciale sulla Sostenibilità con la proiezione di Trashed, documentario di Candida Brady, coraggioso viaggio attraverso i luoghi più colpiti dall’inquinamento da rifiuti, che dà voce a comunità, scienziati e attivisti impegnati nella lotta per un futuro più sostenibile.
Quindi, la proiezione di Arsa diretto dai Masbedo (Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni) con Gala Zohar Martinucci, Jacopo Olmo Antinori e Tommaso Ragno. Il film, nato a Stromboli e prodotto da Beatrice Bulgari – produttrice siciliana e cittadina delle Eolie -per Eolo Film Productions, è un’opera visiva e poetica che esplora il desiderio, la solitudine e l’incontro tra l’umano e la natura, unendo gesto artistico e linguaggio cinematografico, scritto dai registi con lo scrittore Giorgio Vasta.
Al Caffè del Festival, al Rapa Nui Resort di Santa Marina Salina, si alterneranno figure come Oliver Stone, che converserà con Silvia Bizio sul suo libro Cercando la luce, e Maricetta Lombardo e Clarissa Cappellani, che condivideranno le proprie esperienze sul suono e sulla fotografia nel documentario. Daniele Ciprì e Nicolò Massazza approfondiranno invece il confine tra realtà e finzione nell’immagine contemporanea, mentre Silvia Bizio, Luciana Capretti e Lidia Ravera presenteranno le loro ultime pubblicazioni.
Al Wine Bar Ravesi di Malfa, affacciato sulla baia di Punta Scario, si terranno gli Incontri.doc con Ascanio Celestini e Agostino Ferrente, mentre la terrazza del Porticciolo turistico ospiterà gli appuntamenti Eno-Cinema, tra degustazioni e racconti d’autore, in collaborazione con alcune delle più importanti aziende vinicole eoliane.
Come ogni anno, il SalinaDocFest premia il talento, l’impegno e la capacità di raccontare il reale attraverso lo sguardo autoriale. Sei opere selezionate tra le più originali e significative della stagione documentaria concorreranno quest’anno ai tre premi principali del SalinaDocFest: il Premio Palumbo al miglior documentario, il Premio MediaFenix per il miglior montaggio e il Premio Signum del Pubblico.
Le opere selezionate sono Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio, un dialogo tra la memoria familiare e quella collettiva che prende forma attraverso l’archivio e il sentimento; Fratelli di culla di Alessandro Piva, un’esplorazione su una pagina dimenticata della storia sociale italiana, quella dei brefotrofi; No More Trouble di Tommaso Romanelli, un’indagine sul vuoto lasciato dalla scomparsa del padre, Andrea, ingegnere e velista, disperso in mare durante una traversata atlantica; L’occhio della gallina di Antonietta De Lillo, un’autobiografia in forma filmica che ripercorre due decenni di lotta e marginalizzazione nel cinema italiano, attraverso archivi personali e battaglie artistiche e legali; Real di Adele Tulli, un’esperienza visiva che ci immerge nell’iperconnessione digitale, interrogando in modo poetico il rapporto tra realtà e virtualità, tra tecnologia e identità umana; Tineret di Nicolò Ballante, la storia di un ragazzo moldavo nella periferia romana, costretto a crescere troppo in fretta tra sogni musicali e responsabilità familiari.
Ai riconoscimenti storici del Concorso si affiancano i premi speciali, assegnati a: Oliver Stone che riceverà il Premio Gruppo Arena, mentre Jeremy Irons sarà insignito del Premio Irritec per il suo attivismo civile e ambientale. Sinéad Cusack sarà premiata con il Lady Wilmar per la sua visione artistica al femminile, mentre il Premio Pistì andrà a Lunetta Savino per la sua intensa interpretazione in Diamanti.
Il regista Agostino Ferrente riceverà il Premio Howden Assimovie Cinema e Musica per la forza musicale e corale del suo cinema. Il Premio Ravesi – Dal testo allo schermo sarà assegnato ad Ascanio Celestini per Poveri Cristi, opera che fonde parola e immagine con urgenza poetica, a Lidia Ravera sarà insignita del Premio “Nuove Parole/ Nuove Immagini”, in sintonia con il tema centrale dell’edizione.
La musica sarà presente all’inizio e alla fine del festival, rispettivamente con i concerti Pietra a metà, un omaggio di Pietra Montecorvino a Massimo Troisi e Pino Daniele, e I Patagarri, quintetto gipsy-jazz che accompagnerà il pubblico nel saluto finale tra swing e virtuosismo. Nel mezzo, un momento speciale sarà dedicato alla sezione Cinema e Musica, con la proiezione dei film Pino di Francesco Lettieri e del capolavoro restaurato Buena Vista Social Club di Wim Wenders, oltre al rinomato L’Orchestra di Piazza Vittorio.
Il festival si intreccerà alle arti visive ospitando una installazione site-specific e due mostre fotografiche: Replanting Human Beings, di Giuseppe La Spada, invita a riflettere sulla rinascita e sull’equilibrio tra uomo e natura; Vernacolare isolano di Claudio Santini esplora gli interni e i paesaggi dell’architettura sostenibile siciliana; ThroughWaters di Cristina Sassayannis indaga il rapporto tra identità e paesaggio attraverso uno sguardo profondamente immersivo. Tre percorsi diversi, uniti da una sensibilità comune: rendere visibile l’invisibile attraverso l’arte.
L’ingresso come sempre è libero a tutti fino a esaurimento posti.
Qui in dettaglio date, orari e location: Programma XIX edizione